PERù

 






Durante il 19° secolo, immigrati britannici e peruviani di ritorno dall'Inghilterra introdussero il calcio in Perù. Nel 1859, i membri della comunità britannica nella capitale del paese fondarono il Lima Cricket Club, la prima organizzazione del Perù dedicata alla pratica del cricket, del rugby e del calcio. La rapida crescita del calcio tra la gente povera del quartiere La Victoria di Lima (dove, nel 1901, si è formato il club Alianza Lima), ha portato il Perù a sviluppare la più forte cultura calcistica della regione andina. La Federcalcio peruviana (FPF) fu costituita nel 1922, e si unì alla CONMEBOL nel 1925 e, dopo aver ristrutturato le sue finanze, formò la nazionale di calcio del Perù nel 1927. La squadra ha debuttato nel campionato sudamericano del 1927, ospitato dalla FPF all'Estadio Nacional di Lima. Il Perù ha perso 0-4 contro l'Uruguay nella prima partita e vinto 3-2 sulla Bolivia nella seconda. Pur non avendo raccolto risultati di rilievo negli ultimi decenni, era considerata la rappresentativa sudamericana più importante dopo Brasile, Argentina e Uruguay fino ai primi anni ottanta. Nel suo palmarès figurano 2 Coppe America (una vinta in casa nel 1939, quando il torneo era conosciuto come Campeonato Sudaméricano de Football, e una con la denominazione Copa América, nel 1975); in un'altra occasione ha disputato la finale del massimo torneo continentale, da cui è uscita sconfitta (2019). La nazionale di calcio del Perù gioca in rosso e bianco, i colori nazionali del Perù. Il suo kit di casa è, dal 1936, pantaloncini bianchi, calzettoni bianchi e maglietta bianca con una caratteristica "fascia" rossa che attraversa la loro parte anteriore diagonalmente dalla propria spalla sinistra all'anca destra e ritorna sul retro dal fianco destro al la spalla sinistra corretta. La maglia in foto è la classica versione Home usata nella stagione 2010/11. 

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