AUSTRIA

 






La prima partita disputata dalla nazionale austriaca risale al 12 ottobre 1902, una vittoria con il punteggio di 5-0 contro l'Ungheria. Magiari e austriaci, all'epoca politicamente uniti sotto l'Impero austro-ungarico ma separati calcisticamente in due federazioni distinte, si sfidarono altre 9 volte fino al 1908. Dopo queste 10 gare iniziali, l'Austria affrontò i maestri dell'Inghilterra subendo a Vienna due clamorose sconfitte in due giorni, 1-6 e 1-11, nel giugno 1908. La prima competizione ufficiale affrontata dalla nazionale d'oltralpe furono le Olimpiadi di Stoccolma del 1912, nelle quali gli austriaci furono eliminati al primo turno e nel torneo di consolazione arrivarono in finale, dove furono sconfitti dai rivali e vicini ungheresi. Il miglior periodo della Nazionale austriaca furono però gli anni trenta, durante i quali, sotto la guida di Hugo Meisl, la squadra si guadagnò il soprannome di Wunderteam ("squadra delle meraviglie"). I risultati nelle competizioni ufficiali tuttavia non resero giustizia agli austriaci: ai Mondiali del 1934 furono eliminati in semifinale proprio dall'Italia, futura vincitrice del torneo e persero la finale per il terzo posto contro la Germania. Nel 1936, alle Olimpiadi di Berlino, arrivarono in finale contro gli azzurri, venendo però sconfitti dalla squadra allenata da Vittorio Pozzo. Nel 1938 l'Austria perse la sua indipendenza politica a causa dell'annessione alla Germania nazista. A seguito di ciò la squadra austriaca, pur qualificatasi ai Mondiali di Francia, non vi prese parte. Per questioni di opportunità politica, alcuni giocatori della nazionale austriaca vennero convocati nella formazione tedesca, ma alcuni di loro, tra i quali uno dei più famosi giocatori del tempo ed anche il più rappresentativo dell'ex-squadra austriaca, Matthias Sindelar, si rifiutarono di giocare per il Paese invasore. L'Austria ha giocato per la maggior parte della sua storia con una tenuta bianca con pantaloncini neri, adottata verosimilmente imitando la rappresentativa tedesca, con la differenza in tempi più recenti di polsini o bordini rossi. Nella versione da trasferta giocava invece con una maglia rossa, pantaloncini bianchi e calzettoni rossi, che riflettono chiaramente la bandiera dell’Austria. Questa situazione è andata cambiando negli ultimi anni, seguendo una tendenza in Austria di stravolgimento dei colori societari (il caso più eclatante riguarda l'Austria Salisburgo) che ha sempre più frequentemente usato, anche in casa, la tenuta rossa. Questa scelta è stata fatta dal tecnico austriaco Hans Krankl, che ha preferito vedere i suoi calciatori in campo con una maglia distintiva che richiamasse i simboli nazionali e che si staccasse dalla tradizione filotedesca. L'Austria gioca in casa di rosso e in trasferta di una tenuta simile alla classica divisa bianco e nera (dopo averne usata una tutta nera in euro 2008). Sul petto i giocatori portano da sempre lo stemma austriaco contenuto in uno scudo coi colori della bandiera. Lo stemma della federcalcio viene relegato, quando presente, ai pantaloncini o per rifiniture secondarie. La maglia che vi mostro è la versione Home utilizzata durante Euro 2016.

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