ITALIA

 






La Federazione Italiana del Football nacque nel 1898, quando il calcio in Italia era ancora a un livello pionieristico. Il primo tentativo di dar vita a una selezione italiana fu effettuato già nel 1899 quando la FIF selezionò undici giocatori che militavano nel campionato italiano, di cui solo tre italiani, per giocare il 30 aprile un incontro amichevole a Torino presso il Velodromo Umberto I contro una rappresentativa svizzera che si impose per due reti a zero. In quell'occasione la rappresentativa italiana indossò una divisa biancoblù che era in effetti quella di gioco del Genoa. Il 13 gennaio 1910 nasce la nazionale italiana, per merito del presidente della Federazione Italia Giuoco Calcio (dall'anno prima nuovo nome della FIF) Luigi Bosisio; ed il seguente 15 maggio fece il suo esordio ufficiale la nazionale battendo per 6-2 la Francia. La Nazionale annovera nel suo palmarès quattro campionati mondiali (Italia 1934, Francia 1938, Spagna 1982 e Germania 2006) oltre a un campionato europeo (Italia 1968). È, inoltre, una delle cinque nazionali maggiori (assieme a quelle di Belgio, Svezia, Uruguay e Regno Unito) a potersi fregiare del titolo di "olimpionica", essendosi aggiudicata il torneo a cinque cerchi del 1936 (uno dei sette riservati alle nazionali maggiori e disputati dal 1908 al 1948), mentre nella Confederations Cup, ultimo trofeo internazionale riconosciuto dalla FIFA, vanta come miglior risultato un terzo posto, ottenuto nel 2013. In bacheca, infine, annovera anche due Coppe Internazionali, competizione continentale riconosciuta quale ufficiosa antesignana del campionato d'Europa. La gloriosa maglia Azzurra fece il suo esordio nel 1911 in amichevole contro l’Ungheria: la scelta fu motivata dal fatto che l'azzurro (o meglio, il blu Savoia) era il colore dello stendardo della casa reale dei Savoia (sul quale poi campeggiava lo stemma sabaudo);  la divisa prevedeva in abbinamento pantaloncini bianchi e calzettoni neri (col tempo anche questi ultimi diverranno azzurri). È molto diffusa la leggenda secondo cui le divise italiane dei primi decenni fossero di una tonalità di azzurro molto chiara, più vicina al celeste. In realtà, le maglie della nazionale sono state fin dagli esordi azzurre o blu: questo "falso storico" (che ha influenzato anche le divise Kappa dei primi anni 2000, oltreché la maglia celebrativa realizzata dalla Puma per la Confederations Cup 2009) è probabile derivi dalle copertine acquerellate che La Domenica del Corriere dedicava alla squadra (le poche immagini a colori all'epoca disponibili), in cui le maglie venivano rappresentate con un celeste molto chiaro. La maglia che vi mostro è la versione Away utilizzata all’Europeo 2016.

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