GRECIA

 






La nazionale greca fece il suo esordio nel 1906 ai Giochi olimpici intermedi di Atene. Nel 1919 partecipò ai Giochi Interalleati, organizzati a Parigi dopo la fine della prima guerra mondiale, e poi al torneo olimpico di Anversa 1920, prima edizione riconosciuta come ufficiale dalla FIFA. In questi anni una figura chiave fu quella di Giōrgos Kalafatīs, giocatore e poi allenatore della squadra. La federazione calcistica della Grecia si affiliò alla FIFA soltanto nel 1926. Nei decenni seguenti la nazionale greca non conseguì alcun risultato di rilievo, anche a causa dei problemi socio-economici del paese prima e dopo la seconda guerra mondiale. Il punto più alto raggiunto dal selezione ellenica è, senza dubbio, l’Europeo vinto in Portogallo, proprio ai danni dei padroni di casa, nel 2004; di quella nazionale si possono ricordare alcuni calciatori divenuti emblematici in tutta Europa come il portiere Nikopolidis, il difensore Dellas e l’attaccante Charisteas, che realizzò il goal vittoria in finale. La Grecia conta anche tre presenze alla fase finale del campionato mondiale (1994, 2010 e 2014), in cui il miglior risultato della Grecia sono gli ottavi di finale, raggiunti nel 2014. Anche se fino al 2004 gli ellenici contavano una sola partecipazione al mondiale ed una sola all'europeo, dal 2004 al 2014 si sono qualificati alla fase finale di tutte le competizioni mondiali o continentali, tranne che per il campionato del mondo 2006. Tradizionalmente, la Grecia viene definita dai media e dai Greci in generale semplicemente come Ethniki in greco, che letteralmente significa "Nazionale". La squadra è spesso chiamata Galanolefki (biancoazzurri) a causa dell'uso dei colori della bandiera greca nella divisa da gioco. Entrambi i soprannomi vengono utilizzati anche per le squadre nazionali del paese in altri sport. La maglia di oggi è quella usata durante gli europei 2012 in Polonia-Ucraina, dove raggiunse i quarti di finale.

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