KUWAIT

 






L'esordio della nazionale kuwaitiana di calcio risale ai Giochi panarabi del 1961, quando pareggiò per 2-2 contro la Libia. Nello stesso torneo il Kuwait perse per 8-0 contro la Repubblica Araba Unita, peggiore sconfitta nella storia della nazionale. Dal 1970, edizione inaugurale, al 1976 si aggiudicò tutte le edizioni della Coppa delle Nazioni del Golfo, di cui una in casa. Nel 1980 il Kuwait si aggiudicò per la prima volta la Coppa d'Asia nell'edizione giocata in casa, battendo in finale la Corea del Sud per 3-0. Il Kuwait ottenne la qualificazione al campionato del mondo 1982 vincendo il girone eliminatorio con tre successi contro Thailandia, Malaysia e Corea del Sud. In Spagna, sotto la guida tecnica di Carlos Alberto Parreira, esordì con un pareggio per 1-1 contro la Cecoslovacchia. Nella seconda partita i kuwaitiani persero per 4-1 contro la Francia di Michel Platini. Questo match rimarrà alla storia per una scena singolare: sul 3-1 per i transalpini, Alain Giresse mise a segno una rete, favorito dal fatto che i giocatori kuwaitiani sentirono partire un fischio dalle tribune e, di conseguenza, si fermarono. Da qui iniziò una vivace discussione tra l'arbitro russo Miroslav Stupar e gli asiatici. Venne chiamato in causa lo sceicco Fahd Al Ahmad, presidente della federcalcio del Kuwait, che, dopo aver minacciato di ritirare la squadra dal mondiale spagnolo, convinse l'arbitro a non convalidare la rete. Successivamente Stupar fu radiato per questa assurda vicenda. Nel terzo e ultimo incontro i kuwaitiani persero ancora, questa volta contro l'Inghilterra per 1-0. Tra i giocatori più celebri che hanno militato nella nazionale figura Michel Platini, che nel 1988 giocò 21 minuti di un incontro amichevole con l'Unione Sovietica, direttamente su invito dell'emiro Jamir III al-Ahmad. La maglia è la versione Home della stagione 2019/20 dello sponsor tecnico Errea.

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