SIRIA

 






La nazionale siriana ha una storia piuttosto importante, avendo partecipato alle qualificazioni mondiali del 1950 e del 1958, diventando così una delle prime squadre mediorientali a cimentarsi in questa competizione, pur non essendosi mai qualificata alla fase finale della Coppa del mondo. La Federcalcio siriana è stata fondata nel 1936, 7 anni prima dell'indipendenza dai francesi avvenuta nel 1943. La prima partita ufficiale della Siria fu giocata ad Ankara contro la Turchia, che terminò con la sconfitta siriana per 7 a 0 il 20 novembre 1949. Nelle qualificazioni al mondiale del 1966 la Siria fu, insieme ad Israele, ammessa all'area europea. In ogni caso la squadra si unì al boicottaggio portato avanti dalle federazioni africane e asiatiche dovuto alla decisione della FIFA di ammettere al campionato del mondo una sola squadra fra entrambi i continenti, Asia e Africa. La storia attuale è parecchio traumatica causa dei continui conflitti sul territorio siriano; la nazionale gioca infatti le sue partite in campo neutro tra Qatar ed Emirati Arabi Uniti poiché la maggior parte degli stadi in suolo siriano è adibito ormai a magazzino militare, soprattutto per l’artiglieria. Difficoltà che si sommano ad altre criticità, tra cui quella più tragica: sono oltre quaranta i calciatori siriani assassinati dal regime di Assad e altri sono caduti al fronte, fra i quali il portiere della nazionale Abdul Baset Al-Sarout che era diventato un leader dei ribelli. Dopo aver perso per soli due punti l’accesso al Mondiale di Russia del 2018, la Siria ci sta dunque riprovando per la kermesse del 2022, che si svolgerà in Qatar. “Cerchiamo di regalare un po’ di gioia al nostro popolo – sono le parole del c.t. Khribin – e questo ci motiva molto”. La maglia di oggi è la versione away utilizzata durante la Coppa d’Asia 2019.

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