MONGOLIA

 HOME SHIRT 2018/20 - JOMA 






Il Paese è 179esimo nel ranking Fifa (su 203 iscritti), al pari del Belize, giusto un po’ meglio delle Isole Cook ma drammaticamente sotto le Seychelles e Samoa. La Mongolian Football Federation è stata fondata nel 1958, ma dal 1960 al 1998 la nazionale non ha giocato nessuna partita ufficiale. Poi si è affiliata alla Federazione Internazionale e da allora ha vinto solo sette volte contro tre sole squadre: Guam, Macao e le Isole Marianne Settentrionali. Non solo: contro la nazionale di Guam è riuscita pure a perdere una volta. Per la cronaca, Guam è l’isola del Pacifico dove nel 1972 venne ritrovato un soldato giapponese ignaro della fine della seconda guerra mondiale. Ai mongoli non interessano granché gli sport di squadra, bensì eccellono in quelli di forza, destrezza e soprattutto individuali. Qui vanno per la maggiore la lotta, il tiro con l’arco e la corsa dei cavalli. Vedere per credere il Naadam, il festival di luglio che coinvolge l’intera nazione. E in questo genere di sport, gli eredi di Gengis Khan riescono pure ad uscire dai confini: per esempio che alcuni dei migliori campioni di sumo provengono dalla Mongolia. La giovane nazionale dei Lupi Azzurri, così viene soprannominata, è stata immediatamente eliminata dal Timor Est al primo turno per i Mondiali di Russia 2018. I problemi sono ancora tanti. Innanzitutto, gli inverni lunghi e freddi e la cronica mancanza di infrastrutture risultano essere ostacoli colossali per lo sviluppo del movimento. L’esiguo numero di partite ufficiali a livello internazionale non permette poi il fondamentale scambio di conoscenze. Inoltre, il tasso di corruzione resta molto alto con circa l’80% dei fondi per lo sviluppo del calcio provenienti dalla FIFA che non prende la strada giusta. La maglia prodotta dalla Joma, e verrà utilizzata in tutti gli incontri fino al 2020.

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